07/10/09

BETULLA pelosa o tomentosa

Betula pubescens Ehrh, Betula Alba L.D., Betula tomentosa Reitter et Abeliorrancio
Nome italiano: Betulla pelosa o tomentosa, betulla pubescente
Nome inglese: Common white birch
Nome tedesco: moorbirke
Nome francese: bouleau
Fam. Betulaceae

Habitat
Europa Centrale e del Nord dalle pianure alla regione alpina fino a 2200 metri d’altitudine. In Italia cresce spontanea nella zona montana o subalpina delle Alpi e dell’Appennino, talvolta si trova anche nella pianura Padana e nelle zone prealpine, tuttavia è più rara rispetto alla Betulla verrucosa.
Cresce su terreni poveri e acidi con umidità di risorgiva o paludosi e torbosi.

Identificazione
Albero caducifoglio dal portamento eretto, altezza media 10-13 metri , può raggiungere i 30 m con un tronco di 60 cm di diametro. La corteccia del tronco è sottile , liscia, bianco-giallognola alla base del tronco diventa giallognolo-grigiastra. La corteccia si sfalda ad anelli orizzontali.

Fusto: rami flessibili, orizzontali, ritorti, mai pendenti. I rami più giovani sono pelosi e sono privi di ghiandole resinose.

Foglie: alterne, romboidali o cuoriformi, acuminate alla sommità, lunghe 3-5cm e con margine variamente seghettato.

Fiori: disposti in infiorescenze dette amenti, quelli maschili di color bruno rossiccio sono penduli quando raggiungono la maturità e arrivano a 8 cm di lunghezza, quelli femminili di color verde oliva sono peduncolati e durante la fioritura hanno portamento eretto mentre quando raggiungono la maturità sono pendenti e raggiungono i 4 cm. Fiorisce in aprile.

Frutti, Il frutto è un achenio munito di una larga ala di consistenza cartacea, leggero viene trasportato dal vento.

Storia
La B. pubescens è stata una delle principali specie arboree pioniere alla fine dell’Era glaciale, grazie alla sua grande resistenza al freddo.
La tradizione popolare consigliava di far stendere bambini debilitati su foglie essicate al forno per ridargli vigore.

Raccolta
La Linfa si raccoglie in primavera segando un ramo dell’albero. Un ramo di una certa dimensione può fornire fino a 5 litri di linfa al giorno.
Le foglie si raccolgono in aprile-giugno, senza il picciolo.
Le gemme si raccolgono in febbraio quando sono ancora ben chiuse.
La corteccia si ottiene recidendo i rami con diametro di circa 1 cm in marzo-aprile, quando la pianta entra in vegetazione.

Conservazione
Le foglie e le gemme si essiccano all’ombra rimuovendole spesso.
La corteccia si taglia in pezzi di 5_10 cm di lunghezza e si mette a essiccare al sole.
La corteccia e le foglie si conservano in sacchetti di carta o tela e le gemme in vasi di vetro.

Costituenti
Olio essenziale (Oleum Betulae) contenente salicilato di metile (98%), saponine, un derivato flavonico ad azione diuretica (iperoside), tannini, glucosidi vari.
La corteccia contiene betulinolo (canfora di betulla) e betuloside (glucoside).
Le gemme contengono olio essenziale.

Proprietà
Uso interno: Diuretico (eliminatore di urea e acido urico), depurativo, antiuricemia, antiazoturica, ipocolesterolomizzante, antitossica.
La corteccia è diuretica, lassativa e febbrifuga

Parti usate e Modalità d'uso

Linfa fresca
Uso interno: depurativa del sangue, antilitiasico urinario, usato per combattere i calcoli urinari.
Uso esterno: in passato come lozione per capelli nell’alopecia.

Foglie giovani
Uso interno: ipercolesterolemia, iperuricemia, iperazotemia, idropisia, oliguria, albuminuria, litiasi renale, coliche nefritiche, edemi cardio-renali, cellulite, reumatismo, gotta.

Infuso al 4%: 4 g in 100 ml di acqua bollente. Lasciare in infusione 10’. Bere una tazza 3 volte al dì tra i pasti per aumentare la fluidità della bile e diminuire il tasso di colesterolo nel sangue.

Tintura al 20%: 20 g in 100ml di alcool a 60°. Macerare 5 giorni.
40 gocce 2-3 volte al dì.

Enolito 5%: 5 g in 100 ml di vino rosso. Macerare 5 giorni. Un bicchierino pro-dose, 2-3 volte al giorno tra i pasti.

Estratto fluido: un cucchiaino pro-dose 2-3 volte al dì.

Uso esterno: antisettico, astringente, acne, foruncoli, eccessiva secrezione di sebo, disinfettante e deodorante in caso di forfora grassa, sotto forma di infuso, decotto o tintura.
Nel trattamento della cellulite sotto forma di bagni o impacchi.
Acqua distillata
usata in cosmesi nei tonici cutanei.

Corteccia
Uso interno: nelle febbri intermittenti
Decotto: un cucchiaio da caffè di corteccia per tazza.
Uso esterno: dalla corteccia viene estratto un olio utilizzato come repellente per insetti.

Legno
Il legno calcinato a carbone vegetale veniva utilizzato come antiputrefattivo ed antimeteorico nelle coliti e nelle dispepsie e come antitossico negli avvelenamenti da funghi muscarinici.

Radici
Frantumate e usate in decotto all’1% sono un potente diuretico.
Le radici e la scorza distillata si ottiene un catrame attivo nelle dermatosi.

Gemme
Uso interno: balsamiche, colagoghe, antisettiche, efficaci nella cura dell’artrosi, nella decalcificazioni ossea, nell’astenia sessuale e nella costipazione.

Decotto  50-150 g per litro di acqua, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato di sodio per facilitare la soluzione delle resine. Bollire 10’ e bere 2-3 tazze al dì.
Uso esterno: lenitivo

Gemmoderivato
Preparazione: Si ottengono mediante macerazione di amenti, gemme, giovani radici e scorza di radice di Betula Pubescens alla 1 DH.
Indicazioni
Uso interno:
- Drenante dei tessuti infiltrati da eccesso di scorie metaboliche, per questo suo effetto oltre che per la sua azione tonica viene spesso usato per preparare l’organismo ad altri gemmoderivati specifici.
- Stimola le difese immunitarie.
- Disintiossicante del fegato, stimola tutti i catabolismi: acido urico, urea, colesterolo.
- Nel rachitismo, negli disturbi dell’accrescimento e di nutrizione, negli stati di demineralizzazione.
- Negli edemi cardio-renali.
- Nell’astenia psicofisica e nella stipsi.
- Nelle tromboflebiti in associazione con Alnus glutinosa
- Nelle rinofaringiti recidivanti associato ad Abies pectinata.
- Nelle sinusiti acute associato a Ribes nigrum.
- Nella stipsi (gemme).
- Nei disturbi endocrini: obesità, cellulite.
- Nella diminuzione della libido, impotenza e frigidità (amenti)
50-70gtt, una volta al dì, in un po' d'acqua.

Bibliografia
Scoprire, riconoscere, usare le erbe, Fabbri Editori
Brigo Bruno, Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica, La Grafica Briantea, terza edizione, 1988
Fernando Piterà, Compendio di Gemmoterapia clinica, De Ferrari Editore, 1996
Fausto Mearelli - Marcello Scrignani, Guida all’impiego terapeutico delle Tinture Madri Gemmoderivati e Oligoelementi
Marzio Pedretti, L’Erborista Moderno, Erboristeria Domani Libri Studio Edizioni
Max Tetau, Gemmoterapia nuovi studi clinici, IPSA Editore
Jean Valnet, Fitoterapia, Cura delle malattie con le piante, Aldo Martello, Giunti