28/02/11

LARCH - Fiore di Bach N. 19

Nome inglese: Larch
Nome italiano: Larice
Nome latino: Larix decidua
Rimedio n. 19

"Per coloro che si credono meno abili o capaci di quelli che li circondano, che si aspettano di fallire, che sentono di non poter raggiungere il successo e così non rischiano mai o non fanno abbastanza sforzi per riuscire" E. Bach

Questo fiore è indicato per le persone che mettono continuamente in dubbio le proprie capacità e soffrono di senso di inferiorità rispetto agli altri e per questo trovano pretesti per non fare le cose che\ritengono di non essere capaci di fare. Questo atteggiamento impedice alla persona di vivere nuove esperienze ed apprendere da  queste.
Questo fiore aiuta a riacquistare la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, ad aprirsi alle nuove esperienze ed affrontare le situazioni con coraggio, indipendentemente da quale sarà il risultato finale.
E' consigliabile agli studenti, prima degli esami quando lo stress li fa dubitare della loro preparazione, alle persone che si rifugiano nella malattia e ai bambini che fanno fatica a staccarsi dalle gonne della mamma. Utile inoltre nelle balbuzie e nell'impotenza.

27/02/11

Tisana rilassante

Mettere un cucchiaio da tavola di miscela in 250 cc d'acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti, raffreddare e filtrare. Bere 1 bicchiere la sera prima di coricarsi.

Tiglio             20 g
Biancospino  20 g
Verbena         15 g
Melissa          15 g
Arancio fiori  15 g
Luppolo         15 g

Tisane disintossicanti del fegato

Tisana decongestionante e disintossicante del fegato


Far bollire per 5 minuti senza coperchio un cucchiaio da tavola della seguente miscela in una tazza da 250 cc d'acqua, lasciare in infusione 20 minuti, filtrare e bere una tazza al mattino e una tazza la sera.

Tarassaco             20 g
Carciofo               15 g
Cardo Mariano     15 g
Rosmarino           15 g
Alburno di tiglio 15 g
Cicoria                10 g
Genziana             10 g

In presenza di colesterolo alto

Carciofo               20 g
Bardana               20 g
Fumaria               15 g
Alburno di tiglio 15 g
Frassino              15 g
Olivo                   15 g

FUSTO

FUSTO

E' la parte del CORMO che si sviluppa innalzandosi fuori terra verso l'alto.

E' provvisto di GEMME da cui hanno origine i rami e le appendici fogliari che partono da punti più o meno in rilievo detti NODI che suddividono il fusto in tratti più o meno lunghi detti INTERNODI.

Le gemme si distinguono:
  • gemme fogliari, sottili e appuntite, da cui originano le foglie,
  • gemme fiorali, ovali e tozze, da cui originano i fiori,
  • gemme miste, solitamente esili da cui possono avere origine sia foglie che fiori.

Nelle piante erbacee è detto CAULE e STELO.

Funzioni del Fusto
  • meccanica di sostegno,
  • conduzione della linfa grezza (dalle radici alle foglie) e della linfa elaborata (dalle foglie alle radici),
  • riserva. 

Rispetto al fusto le piante si dividono in:
  • alberi perenni, completamente legnosi con la parte assile molto sviluppata, il loro fusto si chiama TRONCO;
  • arbusti, frutici perenni, rafificati fin dalla base con rami completamente lignificati (cespugli come nocciolo, sambuco, rosa);
  • sufrutici, legnosi-erbosi, perenni solo per la parte legnosa, ramificati fin dalla base che è legnosa con rami terminali erbacei soccombenti nella stagione fredda (rosmarino, salvia, alcune rose);
  • erbacee (annuale, biennale, perenne), molle, succoso, per lo più verde.



Il fusto può essere:
  • eretto
  • strisciante o prostrato
  • ascendente
  • volvubile








La forma del fusto può essere:
  • fusto cilindrico
  • fusto angoloso
  • fusto alato
  • fusto cladode
  • fusto fillocade
  • fusto articolato
  • fusto a stolone
  • fusto sotterraneo o rizoma
















Sezione del fusto

Dall' esterno all'interno si distinguono:
corteccia,
sughero,
libro,
alburno,
durame,
midollo,


  












RESINE, OLEORESINE o BALSAMI

RESINE
Essudati vegetali che hanno origine dai terpeni contenuti negli olii essenziali per processo di ossidazione e polimerizzazione.
Possono colare naturalmente dal tronco o dai rami delle piante (resine fisiologiche o naturali) o essere causate da traumi meccanici provocati ai tessuti (resine patologiche).
Hanno proprietà purgative e fortissimo potere irritante sulle mucose in genere (in particolare su quelle dell'intestino tenue e crasso), emmenagoghe ed abortive.
Devono essere usate con CAUTELA perchè provocano facilmente enteriti, devono essere EVITATE durante il veriodo di gravidanza ed allattamento.
Si trovano essenzialmente nei canali resiniferi delle Gimnosperme, nelle Convolvulaceae, Berberitdaceae, Euphorbiaceae, eCucurbitaceae (Brionia) hanno azione purgativa.

OLEORESINE O BALSAMI
Sono essudati vegetali come le resine, dalle quali differiscono però perchè contengono una maggior quantità di olii essenziali ed hanno perciò una consistenza più fluida.
Sono prodotti dalla secrezione naturale o indotta da incisione del legno del tronco delle Conifere.
Hanno azione espettorante, battericida, antiparassitaria, antisettica dell'apparato uro-genitale e dell'apparato respiratorio.
Sono oleoresine: il balsamo del Tolù (Myroxylon toluiferum H.B.), il balsamo di Copaive (Copaifera officinalis L.), il balsamo del Perù (Myroxylon pereirae L.), il benzoino (Styrax tonkinensis Craib) e la trementina (Pino, Larice Abete).

21/02/11

REGNO VEGETALE

Gli appartenenti al regno vegetale si distinguono tra i viventi per la loro capacità di trarre l'energia direttamente dalla luce solare mediante la fotosintesi. Fanno eccezione i funghi che hanno perso questa funazione in tempi remoti.


In base alla differenziazione del corpo ed al metodo di riproduzione, il regno vegetale si divide in Sottoregni : Divisioni: Sottodivisioni: Classi, Sottoclassi:

Sottoregno CRITTOGAME (= dal greco nozze nascoste) o SPOROFITE (riproduzione per spore)

Piante con spore visibili solo al microscopio:

Divisione TALLOFITE - piante il cui corpo vegetativo è un "tallo" unicellulare o pluricellulare, semplice o ramificato, filiforme o laminare, non differenziato in radici, fusto e foglie. La riproduzione e agamica e sessuale.Vi appartengono le seguenti SOTTODIVISIONI:

Sottodivisione SCHIZOMICETI o BATTERI, unicellulari, senza clorofilla, con nucleo indifferenziato, di dimensione inferiore ai 2 micron. (Bacterium radicicola = Rhizobium leguminosarum di Pisum sativum L. = Pisello)


Piante con spore visibili ad occhio nudo:

Sottodivisione ALGHE hanno nucleo cellulare ben differenziato ed è presente un pigmento colorato. Si suddividono nelle seguenti classi:

Schizoficeae (= dal greco divido) o Cianoficee (= dal greco azzurro), unicellulari con nucleo cellulare non differenziato

- Alghe flagellate, unicellulari di acqua dolce o marine, con una o due ciglia, dotate di clorofilla.

- Peridinee (= dal greco mi muovo vorticosamente), unicellulare con due flagelli disposti perpendicolarmente fra loro, con pigmenti di colore giallo bruno e rosso.

- Diatomee, hanno pigmento bruno o giallo bruno, unicellulari, circolari elittiche o cilindriche.

- Feoficee o Alghe brune, pluricellulari, microscopiche o di grandi dimensioni con tallo spesso laminare, ramificato, filiforme. (Spcie: Fucus vesiculosus L. = Quercia Marina).

- Xantoficee o Eteroconte o Alghe gialle, uni o pluricellulari con pigmento giallo verde.

- Cloroficee o Alghe verdi, uni o pluricellulari con pigmento verde.

- Rodoficee o Floridee o Alghe Rosse, pluricellulari, nastriforme o laminare o cilindrico, ramificato con pigmento rosso.

- Coniugate, unicellulari, verdi, isolate o in colonie.


Sottodivisione MIXOMICETI, ammassi di plasma nudo dall'aspetto gelatinoso. Si riproducono per mezzo di spore. Si trovano come saprofiti su legna marcescente o su foglie morte in decomposizione.


Sottodivisione FUNGHI o MICOFITE, uni o pluricellulari con nucleo cellulare ben differenziato, privi di clorofilla. Si riproducono per mezzo di spore. A loro volta si dividono nelle segueti classi:

- Ficomiceti, alga e fungo.

- Ascomiceti, vi appartiene la famiglia dei saccaromiceti (= dal greco zucchero + fungo) o Funghi - fermentati.

- Basidiomiceti, funghi a quattro spore esogene. I funghi si dividono in indifferenti, commestibili o buoni.

- Deuteromicieti o Funghi imperfetti, aggruppamento artificiale di individui differenti e non ancora conosciuti.


Sottodivisione LICHENI, organismi complessi risultanti dall'unione simbiotica (dal greco vita-insieme) tra un'alga che assorbe acqua e sali minerali con un fungo superiore che assume la sostanza organica. A loro volta si dividono nelle seguenti classi
- Ascolicheni, tra essi si trova la Famiglia delle Cetrariacee (Specie: Cetraria islandica Ach. = Lichene Islandico)


Divisione BRIOFITE - piante provviste di fusto e di foglie, ma prive di radici che sono sostituite da rizoidi (filamenti). Vi appartengono le seguenti classi:

- Epatiche, con corpo verde, fogliaceo a forma di fegato.

- Muschi, con corpo organizzato, di piccole dimensioni, Hanno la proprietà di trattenere una enorme quantità di acqua piovana impedendo il dilavamento e l'asportazione del terreno.


CORMOFITE: piante il cui corpo vegetativo è un "cormo", cioè un organismo formato di radici, fusto e foglie, contenenti elementi conduttori e di sostegno.
Divisione PTERIDOFITE - Crittogame (=prive di fiori) vascolari (=con sistema vascolare per la conduzione della lingua) Cormofite (= con corpo diviso in radici, fusto e foglie) senza fiori e senza semi, si riproducono prevalentemente per mezzo di "spore" visibili ad occhio nudo. Riproduzione: producono archegoni (gameti femminili) e anteridi (gameti maschili), dopo la fecondazione dell'oosfera si sviluppa un embrione che diventa autonomo dal gametofito formando radici, fusto e foglie che rappresenta lo sporofito e si riporduce mediante le spore che genera.
Sono distribuite in tutto il mondo, ma particolarmente numerose nelle regioni tropicali.
Si suddividono nelle seguenti CLASSI:

classe Licopodi che a loro volta si dividono nelle seguenti famiglie

- Licopodiaceae, vivono sulla terraferma, hanno foglie ridotte e senza ligulae fusti non articolati. (Specie: Lycopodium clavatum = Erba strega).

- Selaginellaceae, vivono sulla terraferma, hanno foglie ridotte con ligula (membrana alla base) e fusti non articolati. (Specie: Selaginella Helvetica = Selaginella).

classe Equiseti che a loro volta si dividono nelle seguenti famiglie

- Equisetaceae, vivono sulla terraferma, hanno foglie ridotte e fusti articolati. (Specie: Equisetum Arvense - Coda di cavallo).

- Osmundaceae, vivono su terreni paludosi, hanno foglie sviluppate e divise, sporangi riuniti in
pannocchia. (Specie: Osmunda regalis = Felce florida)
- Ofiloglossaceae, vivono su terreni paludosi, hanno foglie sviluppate e intere, sporangi riuniti in spiga semplice. (Specie: Ophioglossum vulgatum).

- Isoetaceae, vivono su terreni paludosi o periodicamente inondati, hanno foglie lineari. (Specie: Isoetes lacustris = Erba calamaria o Alga lesina).

classe Felci che a loro volta si dividono nelle seguenti famiglie

- Filicinacee o Polipodiaceae, vivono su terreni paludosi, hanno foglie sviluppate, sporangi posti sulla pagina inferiore delle foglie. (Specie: Polypodium vulgare = Polipodio , Dryopteris filix-mas = Felce maschio, Ceterach officinarum = erba ruggine, Adiantum Capillus-Veneris=Capelvenere, Phyllitis Scolopendrium = Lingua di cane).- Marsiliacee, vivono su terreni paludosi o periodicamente inondati, hanno foglie a quadrifoglio. (Specie: Marsilea quadrifoglia = Quadrifoglio d'acqua).

- Azollaceae, vivono galleggiando sull'acqua, hanno foglie molto piccole, embricate, disposte su due file. (Specie: Azolla caroliniana = Azolla)

- Salviniaceae, vivono galleggiando sull'acqua, hanno due foglie opposte e una trasformata in organo assorbente. (Specie: Salvina natans = Erba pesce).


Sottoregno FANEROGAME o SPERMATOFITE, CORMOFITE (piante a cormo e seme)Cormofite provviste di fiori, riproduzione per mezzo di semi.


Si distinguono le seguenti DIVISIONI:

Divisione GIMNOSPERME - Hanno fiori con ovuli scoperti, cioè non racchiusi in un ovario e pertanto con semi "nudi", foglie per lo più ad aghi.
A cui appartengono le seguenti CLASSI:

- Ginkgoine


- Gnetine

- Conifere

Divisione ANGIOSPERME - Hanno fiori con ovuli racchiusi in un ovario e pertanto semi racchiusi in un "frutto" derivato dall'ovario, sono dotate di vasi.
A cui appartengono le seguenti CLASSI:

- Monocotiledoni - embrione con un solo "cotiledone" (foglia), radici fascicolate, foglie con nervature parallele, fasci sparsi nella sezione trasversale del fusto.

- Dicotiledoni - embrione con due "cotiledoni", radice a fittone, foglie con nervature ramificate, fasci disposti a cerchio nella sezione trasversale del fusto.

A loro volta si dividono nelle seguenti SOTTOCLASSI:

- Apetale o Monoclamidee

- Dialipetale o Coripetale

- Gamopetale o Simpetale

14/02/11

GENTIAN - Fiore di Bach n. 12

Nome inglese: Gentian
Nome italiano: Genziana amarella
Nome latino: Gentiana amarella
Rimedio n. 12

"Per quelli che si scoraggiano facilmente. Essi possono migliorare progressivamente nella loro malattia e nei loro affari quotidiani ma ogni piccolo ostacolo, il più leggero ritardo in questa progressione causa loro dubbio e li demoralizza" E. Bach

Questo fiore è indicato per le persone sfiduciate che hanno una visione del mondo pessimistica e si scoraggiano per qualsiasi impedimento imprevisto nella realizzazione dei loro piani. E' consigliabile dopo un lutto, una separazione, nelle ricadute durante la fase di guarigione da malattie, nello scoraggiamento dei bambini causato da insuccesi scolastici, o nelle delusioni amorose degli adolescenti. Questo fiore aiuta a riacquistare la fiducia e il coraggio per fronteggiare le difficoltà senza farsi sopraffare dalla disperazione o cadere in depressione.

13/02/11

PIANTAGGINE

Plantago major L. (Piantaggine maggiore)
Plantago lanceolata L. (Piantaggine femmina, Lingua d'oca)
Plantago media L. (Piantaggine intermedia, Petacciola pelosa)

Famiglia: Plantaginaceae

Habitat
Diffusa in Europa, Asia, Africa Settentrionale, Etiopia. In Italia è comune e abbondante in luoghi erbosi dal mare lungo le spiagge alle montagne, nei prati asciutti, lungo i viottoli, in pascoli scoscesi, in terreni aridi e campi coltivati fino a 2000 m.



Identificazione
Erba perenne, acaule, alta da 10 a 60 cm. Ci sono specie perenni;
Caratteristiche comuni ai tre tipi di piantaggine:

Foglie nervate alla base.
Fiori in spiga, fioritura da aprile a novembre. Stelo florale sporgente sopra le foglie. Odore assente.
Radice: rizoma


Caratteristiche specifiche di ciascun tipo:

Plantago Major

Foglie ovali, lunghe 5-12 cm, larghe 3-8 cm, spesse con piccioli lunghi e stretti, disposte a rosetta, con margine ondulato e 2-3 grandi denti per lato alla base.

Scapo florale eretto o ascendente lungo 20-30 cm, senza spigoli con una spiga sottile, cilindrica, talvolta interrotta in basso, a brattee verdi, glabre o quasi, stami biancastri.
Alcuni esemplari arrivano a un metro di altezza.

Frutto: pisside contenente numerosi semi.


Plantago Lanceolata

Foglie lanceolate, gracili più o meno erette con picciolo più o meno lungo e largo scavato superiormente, rossiccio e lanoso alla base e poi verde, con pochi peli o glabro che si allarga gradatamente nella lamina fogliare lanceolata lunga da 15 a 25 cm e larga 3,5 cm, carnosa con 3-7 grossi nervi longitudinali ma solitamente 5 che partono divisi già nel picciolo. Inodore e di sapore aspro e salato.

Scapi florali alti da 20 a 40 cm, con cinquie spigoli evidenti, terminano in una spiga, generalmente cilindrica, lunga in media da 2 a 4 cm, grossa circa un cm, compattissima con bratte brune. Calice a 4 lobi, corolla a 4 lobi, piccoli, di colore rossiccio o bruno chiaro. Stami 4, con antere bianco-gialle.

Frutto, pisside a 2 logge con un solo seme per ciascuna di colore grigio rossiccio, lungo 2 mm stretto, scavato a mo di barchetta. E' la specie più usata in erboristeria.



Plantago media

Foglie ovali, con piccioli corti, lamina pelosa, ellittica, appiattita sul terreno, lunga fino a 12 cm, larga 6 cm, margine dentato, disposte a rosetta.
Scapo florale senza spigoli, alto fino a mezzo metro culminante in una spiga lunga 5-10 cm, inclinata prima della fioritura, con fiori bianchi o bianco rosei e filamenti degli stami rossicci.

12/02/11

IPPOCASTANO

Aesclulus hippocastanum L.
Hippocastanum vulgare Gaertner

Castanea equina Ger.

Fam. Hippocastanaceae


Nome comune italiano: Castagno d'india, castagna equina, castagna amara
Nome inglese: Common Horse, Horse Chestnut, Red Chestnut
Nome francese: Marronier commun, Marronier d'Inde
Nome tedesco Rosskastanie
Nome spagnolo: Castano de India

Habitat
Originario della Penisola Balcanica, fu introdotto in Europa nel XVI importandolo dall'Asia Maggiore (da qui il nome Castagno d'India, apprezzato dai giardinieri viene coltivato in parchi e giardini per la fitta ombra che procura la sua folta chioma.
Vive in pianura o in collina fino a 800 m di altezza.
Ama la luce, predilige il clima mite ed i terreni soffici e fertili.
Molto delicata nella sua giovinezza una volta matura sopporta bene anche il freddo e l'inquinamento urbano, soffre la mancanza d'acqua e secca facilmente, può vivere fino a 200-250 anni.

Identificazione
Albero mediamente alto da 10 a 30 metri con tronco corto ed eretto la cui circonferenza può raggiungere i tre metri. Ha chioma folta, larga e regolare.

Rami fitti, arcuati verso l'alto con le estremità che volgono verso il basso.

Corteccia grigio scuro o bruno-rossastra, ruvida e squamosa in piccole placche irregolari.

Foglie decidue, opposte, lungamente picciolate (fino a 20 cm), grandi, palmate composte da 5-7 foglioline dentate, ineguali. Sono di colore verde vivo in primavera ma diventano verde scuro nella parte superiore e verde giallastro in quella inferiore in estate e arancio-scarlatto in autunno. Cadendo lasciano cicatrici a forma di ferro di cavallo sui rami.

Fiori maschili o ermafroditi, profumati, bianchi macchiati di giallo e rosso, grandi 2 cm, disposti in grappoli composti a forma di cono rivolto verso l'alto a primavera, calice a 5 denti ineguali, corolla con 5 petali ineguali, margine ondulato con 7 stami e uno stilo sporgente, ovario a 3 logge.
Fioritura: aprile-maggio dopo il 15° anno di età.

Frutto grande 3-5 cm, a forma di capsula tondeggiante con guscio spinoso che si apre in 3 valve, contenente 2-3 semi (castagne dal sapore amaro) di colore bruno-rossiccio esternamente e bianco-giallastri internamente.
Fruttifica in settembre-ottobre.

Gemme
Grandi, appuntite, viscose, resinose di colore ruggine.

Storia, Miti, Leggende
Il nome popolare di castagna equina deriva dalla traduzione del nome della specie Hippocastanum. I Turchi davano le Castagne d'India macinate ai cavalli bolsi affetti da difficoltà respiratorie.

Parti usate Semi (castagne) con tegumento, gemme, corteccia.

Raccolta Semi: in autunno (settembre-ottobre) a maturazione completa, si tagliano in due parti e si essicano al sole o in stufa a 55°.
Corteccia dei rami:
in primavera (marzo) da rami giovani (2-3 anni), si taglia in pezzi lunghi 3-5 cm e si essica al sole.

Conservazione In sacchetti di carta o tela.




Costituenti
Semi: tannini catechici, saponine (escina), glucosidi cumarinici, flavonoidi, allantoina, triterpeni, amido, acido ascorbico, Vit. K, Vit. del gruppo B.
Corteccia: tannini, allantoina, glucosidi cumarinici (esculetina, esculina).

Proprietà
antiemorragico, antiedemigeno, antiinfiammatorio, anticellulite, antiflogistico, antiessudativo, vulneraria, febbrifuga, astringente, decongestionante prostatico, fluidificante del sangue, vaso protettore-capillarotropo, vasoprotvaso-tonico, vaso-costrittore, spasmolitico.

Indicazioni
Affezioni varicose: emorroidi, flebiti, varici, varicocele, prostatiti, trombo-flebiti, couperose.

Forme d’uso

Polpa di semi (Castagne), sapore amaro.Uso esterno:
Impacchi applicati sulle emorroidi.
Come sgrassante dei capelli in associazione con l'Edera.
Una manciata di farina in infusione nell'acqua del bagno come astringente, rinfrescante sulle pelli arrassote.
Altri usi:
Dal loro amido si estrae un olio da illuminazione e un alcol.
Come alimento per maiali, capre e talvolta pesci.
Dopo una lavorazione particolare che elimina il forte sapore amaro si produce una fecola nutriente e molto gradevole.
Per eliminare i lombrichi dai vasi delle pianten si usa la farina mescolata all'acqua.

Decotto- Far bollire 5 g di corteccia in 100 ml di acqua per 15'. Tenere in infusione 10'. Bere una tazza pro-dose , 2-3 volte al dì.
- Far bollire 6 g di semi in 100 ml di acqua per 15'. Tenere in infusione 10'. Fare impacchi della durata di 15' con compresse imbevute di decotto senza frizionare.
Indicazioni emorroidi, couperose, gonfiori alle estremità degli arti.

EnolitoMacerare per 10 giorni 8 g di corteccia in 100 ml di vino bianco. Bere un bicchiere pro-dose, 2-3 volte al dì.

Tintura MadreSi macinano i semi con il tegumento e si mettono a macerare in una soluzione idroalcolica la cui titolo finale deve essere 60°-65°. Lasciare a macero tre settimane quindi filtrare.
20-30 gtt 3 volte al dì, in poca acqua lontano dai pasti.

Proprietà: aumenta il tono dei vasi venosi e dei capillari, facilita la circolazione a livello della vena porta e riduce la congestione venosa a livello pelvico con particolare riguardo al plesso emorroidario.

Indicazioni:
- stasi pelvica:
- prostata, varicocele,
- affezioni uterine come dismenorrea e menometrorragie,
- emorroidi aggravate da calore e sedentarietà e miglirate da freddo e movimento.
- stasi venosa:
- varici
- ulcere varicose
- fragilità capillare
- diminuzione del tono venoso degli arti inferiori
- stasi portale epatica,
- geloni o eritema pernio, acrocianosi
- edemi anche da traumatismi

Macerato GlicerinatoOttenuto macerando le gemme fresche primaverili in soluzione idrogliceroalcolica 1 DH.40-50 gocce 3 volte al dì, in poca acqua.

Indicazioni:oltre quelle già viste per la tintura madre aggiunge
- algie a livello sacro-iliaca
- faringo-laringiti secche e grattanti
- enfisema
- reumatismi

Pomata Agitare 20 g di alcoolaturo e 80 g di vasellina fino ad ottenere una pasta fluida ed applicare sulle parti interessate.
Indicazioni: Emorroidi, Fragilità capillare, Couperose

Estratto fluido semi10-15 gtt pro-dose 2-3 volte al dì.

ControindicazioniL'escina contenuta nell'ippocastano ha un effetto irritante sulla pelle e sulle mucose compreso quelle gastro-intestinali perciò i prepartati vanno assunti a stomaco pieno e non si devono superare i dosaggi.

Bibliografia- Brigo Bruno, Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica
- Mearelli Fausto e Scrignani Marcello, Guida all’impiego terapeutico delle Tinture Madri, Gemmoderivati e Oligoelementi; Edizioni Planta Medica
- Pedretti Marzio, L’erborista Moderno; Erboristeria Domani Libri
- Piterà Fernando, Compendio di Gemmoterapia clinica; De Ferrari Editore
- Proserpio Gianni, Codex vegetabilis, Sinerga; Studio Edizioni
- Salute dalla terra, guida alle piante medicinali; Idea Libri
- Segreti e virtù delle piante medicinali, Selezione del Reader’s Digest
- Scoprire, riconoscere, usare le erbe; Fabbri Editori

02/02/11

RADICE

LA RADICE

si sviluppa dalla radichetta del seme.

Dalla radice principale hanno origine le radici di second'ordine e da queste si originano radici di terzo ordine fino a creare una fitta rete di radici.

Ciascuna radice all'estremità è ricca di peli assorbenti unicellulari che hanno la funzione di aumentare la superficie di contatto tra le radici e l'ambiente esterno favorendo così gli scambi osmotici.


I peli radicali succiferi hanno vita breve e quando cadono in quel punto la radice diventa ruvida e perde la sua funzione assorbente limitandosi ad esercitare la funzione di conduzione delle sostanze assorbite verso la parte aerea della pianta. Intanto  la zona pilifera si sposta verso il basso.

La zona di transizione tra la radice ed il fusto si chiama colletto.


Funzioni della radice:

- ancoraggio al terreno e sostegno della pianta,
nutrizione della pianta mediante l'assorbimento di acqua e sali minerali attraverso i processi osmotici.


Si distinguono:

- radici a fittone (dicotiledoni)
- radici tuberizzate, che hanno funzione di deposito (patate, dalie ecc.)
- radici fascicolate (monocotiledoni)
- radici avventizie, sono quelle che si formano sui rami e possono avere il compito di far aderire la pianta ad un supporto come nell'edera oppure soltanto di assorbimento dell'acqua quando rimangono pendule come nel caso delle orchidee epifite tropicali.         

01/02/11

OLII ESSENZIALI

OLII ESSENZIALI

Sono miscugli di sostanze organiche diverse quali: eteri, esteri, terpeni, acidi, chetoni, aldeidi, alcooli che hanno caratteristiche aromatiche.

La qualità degli oli essenziali varia al variare dei suoi componenti.

Azioni
variano col variare dei componenti e si manifestano sui vari organi del corpo, possono essere:
- eccito-stupefacenti,
- parasimpaticomimetici,
- sedativi,
- cardiotonici,
- ipotensivi,
- digestivi,
- antispasmodici gastro-intestinali,
- carminativi,
- colagoghi,
- stimolanti o inibenti di alcune ghiandole endocrine,
- stimolanti la produzione di linfociti immunitari,
- diuretici,
- antitossici,
- antisettici dell'apparato respiratorio,
- espettoranti,
- battericidi e batteriostatici.

Diffusione
- Asteracee (camomilla, artemisia, dragoncello ),
- Lamiaceae (menta, rosmarino, lavanda, salvia, melissa, basilico, origano, santoreggia, timo, serpillo,issopo, marrubio),
- Lauraceae (alloro, cannella, canfora, sassoofrasso),
- Santalaceae (sandalo),
- Mirtaceae (mirto, eucalipto, chiodi di garofano, melaleuca),
- Apiaceae (finocchio, anice, coriandolo, carvi, aneto, angelica, prezzemolo),
- Rutaceae (ruta),
- Liliaceae (aglio, cipolla),
- Magnoliaceae,
- Araceae (dragoncello),
- Cupressaceae (cipresso, ginepro, tuia),
- Pinaceae (pino, abete, larice).

PINE - Fiore di Bach n. 24

Nome inglese: Pine
Nome italiano: Pino silvestre
Nome latino: Pinus sylvestris
Rimedio n. 24

"Per quelli che si autocriticano. Anche quando hanno successo, pensano che avrebbero potuto fare meglio e non sono mai contenti di se stessi nè dei risultati ottenuti. Lavorano duramente e soffrono molto degli sbagli che essi si attribuiscono. A volte arrivano a rivendicare la responsabilità di un errore commesso da altri." E. Bach

Questo fiore è indicato per coloro che soffrono di sensi di colpa per aver commesso degli sbagli o per eccessiva autocritica e che per questo si sentono inadeguati, queste persone sono spesso tristi e infelici. Pine li aiuta ad accettarsi, a perdonare le proprie colpe ed imparare dai propri errori permettendogli di essere d'aiuto a chi come loro vive gli stessi problemi.