20/11/09

ACERO, ACERO DI MONTE


Acer campestre (Lamarck) DC. Abies alba Miller

Fam. Pinaceae


Habitat
In Italia centro-settentrionale cresce spontaneo nei boschi misti di latifoglie nelle zone pianeggianti, collinari o submontane, predilige terreni calcarei non troppo umidi o aridi. Si trova associato a frassini, castagni e querce. Spesso coltivato come albero tutore delle viti nei filari delle vigne.


Identificazione
Albero di altezza variabile (da 2 a 30 metri secondo la specie),
Foglie ovali, palmate, caduche, di vario colore, verde intenso sopra e verde chiaro nella pagina inferiore che è anche pelosa e vellutata lungo le nervature, larghe al massimo 12 cm, divise in cinque lobi, il centrale grande e i due laterali piccoli, variamente dentati.
Fiori riuniti in corimbi bianco-verdastri, distinti in maschili e femminili.
Frutti secchi composti da due samare provviste di ala laterale che fa girare vorticosamente il seme quando cade e lo fa andare lontano dalla pianta che lo ha prodotto.




Storia, miti
Nella mitologia greca l’Acero era l’albero del dio della paura, Fobos.
Il suo legno marrone duro, ma facile da lavorare fu usato da Stradivari nella costruzione dei violini.



Raccolta
Si raccoglie la corteccia dei rami giovani non suberificati in primavera (marzo-aprile).




Conservazione
Dopo averla essiccata al sole si ripone in sacchi di carta.

Costituenti
la Linfa di Acero si ottiene in primavera tra marzo e aprile incidendo la corteccia, dal liquido dolce che esce si ottengono zucchero e uno sciroppo simile a quello estratto dalla canna da zucchero.
La corteccia è ricca di tannini e allantoina con proprietà riepitelizzanti, fitosteroli e colina.



Impieghi
Bevande dietetiche, erboristico.

Parti usate e modalità d’uso
Foglie, corteccia, gemme


Succo, sciroppo Nutritive, toniche

Decotto di corteccia
Uso interno: come astringente intestinale
3 g in 100 ml di acqua. 2-3 tazze al dì
Uso esterno: per pelli arrossate
5 g in 100 ml di acqua. Applicare compresse di garza imbevuta del decotto sulle parti interessate per 15 minuti.



Macerato glicerinato
ottenuto dalla macerazione delle gemme fresche in soluzione idrogliceroalcolica 1DH la proprietà di ridurre le betalipoproteine ed il colesterolo totale, riduce la formazione e la precipitazione della sabbia biliare, evitando così la formazione di microcalcoli nella cistifellea quando la bile è satura di colesterolo
Uso interno:
- Litiasi delle vie biliari come antinfiammatorio della cistifellea e modificatore della composizione biliare (riduce la precipitazione di sali biliari che formano i calcoli e frena le contrazioni della cistifellea).
- Nelle nevrosi fobiche, arteriosclerosi, herpes zoster, nevralgie intercostali.
- Nelle dislipidemie, dismetabolie, iperglicemia come attivatore pancreatico e metabolico e protettivo dei vasi nelle arteriosclerosi.
30 – 50 gocce una volta al dì massimo 40 giorni


Bibliografia
- Brigo Bruno, Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica

- Rossi Massimo, Tinture Madri in fitoterapia; Studio Edizioni
- Piterà Fernando, Compendio di Gemmoterapia clinica; De Ferrari Editore
- Proserpio Gianni, Codex vegetabilis, Sinerga; Studio Edizioni
- Scoprire, riconoscere, usare le erbe; Fabbri Editori



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