31/01/11

LAMIACEAE EX LABIATEAE

LAMIACEAE EX LABIATEAE
Ordine: Lamiales
Alla famiglia delle Lamiaceae appartengono circa 3200 specie.

Piante erbacee o suffrutticose, raramente con fusto del tutto legnoso; i fusti giovani hanno sezione tetragonale con spigoli evidenti che scompaiono con l'ingrossarsi del fusto stesso.

Diffusione: tutto il mondo, in particolare nelle regioni temperate e soprattutto in quelle mediterranee dove il sole ed il caldo rafforzano la potenza dei loro aromi.




Foglie semplici, opposte, senza stipole, o verticillate.

Fiori ermafroditi, corolla a 5 petali (raramente due dei petali sono fusi in uno come nel caso della menta), tubulosa, con tubo più o meno allungato, di solito bilabiato.
Il labbro superiore è a 2 lobi, quello inferiore a 3 lobi. All'interno del tubo della corolla, presso la base si può trovare un anello di peli detto nettarostegio.
Stami 4, (sarebbeo 5 ma uno è quasi sempre abortivo), sono didinami, cioè 2 sono più lunghi e due più corti, generalmente quelli inseriti più in basso ed esterni, terminano con un'antera biloculare, con le cavità spesso divergenti che si aprono per far uscire il polline attraverso una fenditura longitudinale.
Ovario supero, dicarpellare, ciascun carpello contiene due ovuli, sia tra i due carpelli che tra i due ovuli esiste un infossamento profondo che fa sembrare che i carpelli siano 4 divisi fino alla base ma, nel punto dove i due solchi si incrociano, sorge dal basso lo stilo unico e bifido.
Calice composto da 5 sepali, variamente saldati insieme, generalmente bilabiato con il labbro superiore con 3 denti e quello inferiore con 2; molte lamiaceae hanno un ciuffo di peli, detto carpostegio alla fauce del calice.

Frutto: tetrachenio racchiuso nel calice persistente.

Odore in genere intenso per la presenza di ghiandole epidermiche.

Peli protettori e secretori riccamente presenti.

Principi attivi:
Olio essenziale in cui si possono trovare fenoli (timolo, cavracolo nei timi, origani ecc.);
Alcooli triterpenici, loro esteri e loro derivati (linalolo nella lavanda, mentolo nella menta, borneolo nel rosmarino, cineolo nella lavanda e nel rosmarino).
Derivati terpenici come: i diterpeni (principi amari come la marrubina nel marrubio e nella ballota e la pricrosalvina nella salvia e nel rosmarino); triterpeni (come l'acido ursolico ed oleanolico); polifenoli (come flavonoidi, cumarine, tannini, acido rosmarinico).

1 commento:

  1. ciao, che carino il tuo blog. Le Lamiaceae ex Labiateae le conosco bene, uso tanto l'aromaterapia...sono grandi fornitrici di oli essenziali!

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