25/11/11

ERBA ROBERTA

GERANIUM ROBERTIANUM L.
Nome italiano: geranio di san Roberto, Erba rossera erba cimicina, Becco di gru.
Nome inglese: Robert herb
Nome tedesco: robertsgeraniumkraut
Nome francese: geranium herbe-a-Robert
Famiglia: Geraniaceae
Ordine: Geraniales

Habitat
Proviene dall'Algeria, Madagascar, Guinea. Diffusa in Europa, Asia, Africa seettentrionale. In Italia diffusa dal mare fino alla regione subalpina, in fessure di muri e rocce, burroni, nel sottobosco, in luoghi ombrosi, fino a 1.800 m

Identificazione
Pianta annuale, spesso biennale,alta da 10 cm a 50 cm.
Fusto: eretto o più frequentemente pubescente, sottile, rossastro, rigonfio ai nodi, specialmente alla base, ramoso, peloso in basso e glabro in alto.
Radice: fittone, corto, ramificato, bianco-rossastra.
Foglie: verde chiaro, leggermente pelose, triangolari, palmatosette, divise in 5 foglioline ovali a loro volta pennatosette con lobi variamente dentati, con apice acuto e base cuneata. Lungamente picciolate le foglie inferiori, con picciolo più corto quelle superiori e con lembo diviso in tre foglioline più piccole e meno incise.
Fiori: rosa-lilla violacei, riuniti a due a due su ogni peduncolo all'ascella dele foglie superiori. Calice con 5 sepali eretti con apice appuntito, esternamente pelosi e ghiandolosi, glabri al'interno, Corolla a 5 petali interi rosa striati di rosso e bianco, obovati-spatolati, lungamente ristretti alla base,10 stami con antere arancione, pistillo a 5 carpelli, 5 stimmi porporini all'estremità di un becco (uncino).
Fioritura da aprile a settembre. La pianta non sopravvive dopo la sua fioritura.
Frutto: schizocarpo lungo 2 cm, terminante con un becco a punta, con superficie pelosa e reticolata, e composto da 5 acheni che vengono espulsi per la brusca scissione del becco.
Odore forte, acre, sgradevole (da qui il nome erba cimicina); sapore amaro, astringente.

Storia e miti
In nome geranium deriva dal greco geranos = gru ed è comune a circa una trentina di specie europee, i cui fiori si somigliano molto e portano al loro centro un frutto, composto da 5 carpelli simile al becco della gru. Alcuni ritengono che robertianum sia una alterazione di rupertianum, in onore di San Ruperto, vescovo di Strasburgo nel VII secolo, che avrebbe scoperto le proprietà emostatiche di questa erba rossa; altri, invece ritengono che il nome derivi dal latino ruber = rosso.
In antichità veniva usata per frenare le emorragie interne.
Nel XII secolo faceva parte dei rimedi vegetali raccomandati dall'abbadessa di un monastero benedettino divenuta poi Santa Ildegarda.

Parti usate
Parti aeree, fresche o essicate.

Raccolta e Conservazione
Durante la fioritura da aprile ad agosto tagliandola a pochi centimetri dal colletto. Essicare all'mbra, in mazzi appesi in luogo aerato oppure in strati sottili. Conservare in sacchetti di carta o tela.

Costituenti
Tannino, olio essenziale, potassio, resina, una sostanza amara, acidi organici, vitamina C.

Proprietà
antispasmodico, antidiarroico, antiemorragico, astringente, antinfiammatorio, diuretico, emostatico, ipoglicemizzante, tonico, vulnerario, cicatrizzante, parassiticida.

Indicazioni
- afta, angina, stomatiti, glossiti
- ferite, piaghe,
- oftalmie
- dermatosi,
- emottisi,
- diabete,
- mestruazioni abbondanti,
- diarrea, inifammazioni intestinali di origine infettive, gastro-enterite,
- nefrite, litiasi renale, gotta
- raucedine,
- edemi alle gambe,
- nevralgie facciali
- ingorgo dei seni.

Modalita d'uso

Foglie fresche
Schiacciate, come vulnerarie per guarire i tagli e le piaghe, in impacchi contro le oftalmie.

Infuso
2-3g in 100 ml di acqua. Bere due-tree tazze al dì.
Come astringente intestinale e moderatore del flusso mestruale.
Uso esterno: 6g in 100 ml di acqua. Per:
- sciacqui e gargarismi nelle infiammazioni delle mucose della bocca e della gola,
- applicazioni di compresse imbevute di infuso per cicatrizzare ferite, piaghe,
- applicazione di tamponi di cotone imbevuti di infuso diluito in caso di perdite di sangue dal naso.

Decotto
5-10 g in 100 ml di acqua bollente.
Uso esterno
- sciacqui e gargarismi nel mal di gola e nelle raucedini.

Tintura 20%
20g in 100 ml di alcool a 60°. Macerare per 5 giorni. Diluire 5/10 volte con acqua e usare come l'infuso.

Controindicazioni:
l'ingestione di preparati destinati all'ingestione, può talvolta dare disturbi di stomaco.


Bibliografia

Ganni Proserpio, Coex vegetabilis, Sinerga, Studio Edizioni
Nelle erbe la salute (in herbis salus)
Rudolf Weiss, Trattato di fitoterapia, Aporie
Salute dalla terra, Guida alle piante medicinali, idea Libri
Schaunenberg-Paris, Le piante medicinali, Newton Compton Editori
Scoprire, riconoscere, usarle le erbe, Fabbri Editore
Segreti e virtù delle piante medicinali, Selezione del Reader Digest
Valnet Jean, Cura delle malattie con le essenze delle piante, Aldo Martello-Giunti

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