28/04/11

Classe: GINKGOINE, Specie GINKGO BILOBA

Classe: GINKGOINE
Divisione: Gimnosperme

Questa classe largamente diffusa nell'era secondaria (Mesozoica), oggi conosciuta allo stato fossile, ha ancora una sola specie  vivente.

Identificazione:
Alberi dal tronco ramificato.

Fusto: legno secondario senza trachee.

Foglie: a ventaglio con nervature divergenti, disposte a spirale.

Specie: Ginkgo biloba L.
sinonimo: Salisburia adiantifolia Smith
Nome comune: Ginkgo
Famiglia: Ginkgoaceae
Habitat
Originario dell'Asia Orientale (Cina e Giappone). Acclimatato in Italia soprattutto settentrionale, nei giardini e nei viali delle città. Coltivato a scopo ornamentale la pianta maschile, poco la femminile per la maleodorante maturazione dei frutti.


Storia, miti
Unica superstite oggi, reliquia vivente di forme estinte fossili.
E' albero sacro in Giappone dove viene coltivato da tempi remoti nei giardini dei templi.

Identificazione:
Albero maestoso, dioico (con piante maschili e femminili) alto fino a 30-40 m con chioma ampia a forma piramidale, acuminata.
Fusto: alto, a ramificazione monopodica.

Foglie: a ventaglio, lungamente picciolate, bilobate all'apice, cuneate alla base, verde pallido in primavera, gialle in autunno, glabre, provviste di nervature che si dividono più volte. Nascono da una brattea fogliare del fusto.

Fiori: Pianta con dimorfismo sessuale (fiori portati da alberi separati). Fiori maschili in amenti corti, con aspetto slanciato, femminili di un ovulo, ambedue crescono singoli dall'ascella fogliare.

Frutto: drupa gialla ad involucro carnoso (arillo), contenente un seme (nocciolo) amidaceo nudo. Sapore gradevole se freschi ma odore sgradevole a maturazione.

Parti usate
Foglie, frutti (nella medicina cinese)

Raccolta e Conservazione
In giugno-luglio.

Costituenti
Glicosidi flavonoidici, e biflavonoidici, proantocianidine, diterpeni e sesquiterpeni lattonici, acido ginkgolico e idossiginkgolico.

Proprietà
Foglie: stimolante della circolazione periferica e della microcircolaizone, vasodilatatore periferico, capillarotropo, antiinfiammatorio del sistema venoso, migliora la circolazione celebrale.
Frutti: usati nella medicina cinese nelle malattie asmatiche, bronchiali e polmonari

Indicazioni
Foglie:
- gambe pesanti, varici, ulcere varicose, fragilità capillare,
- emorroidi, prostatiti,
- aterosclerosi, vertigini, turbe della memoria negli anziani,

difficoltà a concentrarsi, mal di testa, demenza senile, tinnito, problemi di vista da cattiva circolazione
- congestione polmonare e bronchiale.
- pelli secche e disidratate.

Modalità d'uso

Infuso
3-5 g in 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione 10 minuti. Bere due tazza al dì, lontano dai pasti per migliorare la circolazione periferica, uso esterno: per lavaggi per regolarizzare la secrezione sebacea e in caso di psoriasi.

Tintura madre
Macerare per 21 giorni in alcool a 65°. 30 gocce 2-3 volte al dì lontano dai pasti in poca acqua.
Indicazioni:
- vasculopatie: gambe pesanti, varici, ulcere varicose, fragilità capillare, emorroidi, prostatiti, aterosclerosi, vertigini, turbe della memoria negli anziani, protettivo del circolo cerebrale,
- spasmofilie bronchiali e gastrointestinali (anche di origine allergica)
- regolarizzante della secrezione sebacea di pelli secche, disidratate, senescenti.

Bibliografia
Mearelli-Scrignani, Guida all'impiego terapeutico delle Tinture Madri, Gemmoderivati e Oligoelementi, Edizioni Planta Medica
Nelle erbe la salute, A. Minardi e Figli
Pedretti, Come curarsi con le Erbe Medicinali, De Vecchi Editore
Rossi Massimo, Tinture Madri in fitoterapia, Studio Edizioni
Salute dalla terra, Idea Libri
Tierra, La salute con le erbe, Mondadori

2 commenti:

  1. Ciao, potrei avere l'email del webmaster per favore?Grazie

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    1. scusa, è da qualche mese che non aggiungo post, il web master sono io

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