Rosa canina L.
Rosa selvatica o Rosa di macchia
Fam. Rosaceae
Habitat
Originaria dell'Europa, dell'Asia anteriore e centrale e del Nordafrica; diffusasi nell'America nordorientale.
E' la rosa più comune delle rose selvatiche presenti in Italia è una pianta estremamente adattabile.
Vive nei prati aridi e incolti, sui pendii rocciosi esposti a sud, nelle pietraie, lungo le siepi ai margini dei boschi di olmi, querce, frassini, dal mare alla zona sub-alpina di tutta Italia fino a 1500 m.
Predilige le colline e le basse montagne con terreni secchi e caldi a composizione calcarea e con buona esposizione alla luce, si associa a Biancospino, Crespino, Ligustro, Nocciolo, Prugnolo, Rovo, Lampone ed altre specie di Rose.
Note: nei giardini e nei parchi è impiegata come portainnesto alle rose grandi e doppie per la sua resistenza
Identificazione
Arbusto: spontaneo, cespuglioso alto fino a 3-5 m dal portamento eretto nella parte inferiore, i rami superiori sono ricadenti.
Rami: provvisti di spine robuste, rosse uncinate e adunche con base larga e schiacciata.
Corteccia: verde da giovane diventa bruno-grigiastra lignificando.
Radici: profonde con polloni radicali.
Foglie: alterne, caduche, composte da 5-7 foglioline imparipennate di forma ovale-elittica , margine seghettato, base arrotondata ed apice acuneato, lunghe 1,5-4 cm, con picciolo alla cui base sono saldate due stipole alate aderenti al picciolo quasi per tutta la sua lunghezza.
Fiori: ermafroditi, picciolati, solitari o in corimbi all'apice dei rametti brevi, grandi 4-7 cm, profumati, simmetrici con cinque petali separati di color rosa pallido sui lobi e più bianchi al centro, di forma obovato-cuoriforme, bilobi, smarginati e con base cuneiforme, con numerosi stami gialli appariscenti. Fiorisce da fine maggio ai primi di agosto.
Frutti: cinorridi , bacche di forma ovoidale, colore rosso vivo, costituiti dal ricettacolo florale diventato carnoso (falsi frutti), al loro interno contengono i veri frutti: acheni ovali giallastri, con superficie ricoperta di peli rigidi e pungenti. La polpa dei cinorrodi è edule, il loro sapore acidulo-astringente. I frutti maturano nel tardo autunno e le bacche persistono fino all'inizio dell'inverno.
Storia
Deve il suo nome ai greci che pensavano fosse capace di curare l'idrofobia.
Raccolta e Conservazione
Fiori: boccioli in aprile-maggio. Essicati all'ombra si conservano in recipienti di vetro o porcellana.
Frutti: a settembre.
Costituenti
Foglie: tannini, clorofilla, resina, Vitamina C.
Fiori: ricchi di olio essenziale, tannini, cera, acido gallico, flavonoidi, antociani.
Cinorrodi: contengono zuccheri, tannini e acido ascorbico, flavonoidi, acido organico, saponine, pectina, essenza, olio grasso, Vitamina C (le bacche ne contengono fino all'1-2%), Vitamina A, carotenoidi, Vitamine B1, B2, PP e K, Ferro, alluminio e vanillina, pectine, olio grasso
Proprietà
Fiori: blandamente lassativi, anti-infiammatori, rinfrescanti, antisettici.
Cinorrodi: come astringenti intestinali, antidiarroici, antiinfiammatori e vasoprotettori, sedativi in caso di palpitazioni, instabilità nervosa e insonnia, toniche, vitaminizzanti (100 g di cinorrodi contengono la stessa quantità di Vitamina C di 1 kg di limoni), e diuretici.
Foglie: succedaneo del thé.
Uso esterno: Fiori e foglie come astringente e cicatrizzante.
Modalità d'uso
Infuso di fiori
come blandamente lassativo per bambini
5 g in 100 ml di acqua bollente. 15 minuti di infusione. Bere una tazza dolcificata con miele, la sera prima di coricarsi.
Decotto di cinorrodi
Come tonico, 8 cinorrodi dai quali si sono eliminati i semi e la peluria, in 100 ml di acqua bollente. Far bollire 10 minuti. Filtrare e bere 2 tazze al dì.
Confettura di rose
250 g di petali freschi di boccioli, 750 g di zucchero e acqua di rose fino ad ottenere una pasta di consistenza simile al miele, g 50-100 pro-die.
Miele rosato
Estratto fluido 10 g e 95 g di sciroppo semplice 20-40 g 2 volte al dì.
T.M. (Tintura madre)
come antiinfiammatorio dell'apparato urinario, diuretica, vitaminizzante, ipoglicemizzante.
Nelle infezioni urinarie, disuria, ipovitaminosi C, diabete.
40 gocce in poca acqua 3 volte al dì lontano dai pasti
M.G. (Gemmoderivato)
Ottenuto per macerazione di giovani getti di Rosa Canina (raccolti in primavera)
Indicazioni
come antiinfiammatorio, antiallergico, ricostituente:
- nelle riniti, faringiti, otiti e tonsilliti recidivanti del bambino, asma allergica,
- nell'artrosi, reumatismo infiammatorio,
- nel gozzo tiroideo,
- nell'herpes, eczemi,
- emicranie vasomotorie,
- nella decalcificazione ossea e demineralizzazione giovanile, nei ritardi di crescita del bambino,
- nell'astenia e affaticamento, nell'anemia,
- nell'osteoporosi post-menopausa, nella fragilità capillare.
- nell'herpes recidivante,
- nelle coliti, nella diarrea cronica.
50 gocce 1-2 volte al dì (nei bambini 30-40 gocce 1 volta al dì.
Uso alimentare
Thé di cinorrodi come bevanda, marmellate.
Bibliografia
- Brigo Bruno, Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica, La Grafica Briantea, terza edizione, 1988
- Della Loggia Roberto, Piante Officinali per infusi e tisane
- Gambiali Cleto, Curarsi con erbe e piante, A Vallardi
- Hoffman David Erbario olistico, Xenia edizioni
- Lodi Giuseppe, Piante Officinali italiane; Edagricole
- L.P. Da Legnano, Le piante medicinali, Edizioni Mediterranee
- Palma Luigi, Fitoterapia essenziale
- Pedretti Marzio, L’erborista Moderno; Erboristeria Domani Libri
- Proserpio Gianni, Codex vegetabilis, Sinerga; Studio Edizioni
- Rossi Massimo, Tinture Madri in fitoterapia, Studio Edizioni Prima Edizione, 1992
- Segreti e virtù delle piante medicinali, Selezione dal Reader's Digest
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