31/01/10

ASTERACEAE ex Compositae

La famiglia delle Asteraceae appartiene all'ordine delle Asterales.

Le asteraceae comprendono oltre 1000 generi e più di 15.000 specie, sono per lo più erbe, poche e tropicali sono alberi o arbusti. Il materiale di riserva non è quasi mai l'amido bensì l'inulina (nei tuberi, radici carnose) o olio (nei semi).

Le infiorescenze sono in capolini con involucro di più brattee disposte in una o più serie e formanti un ricettacolo dilatato, più o meno convesso sul quale sono inseriti molti fiori sessili.

Le brattee sono erbacee e spesso hanno margine scarioso, più o meno trasparente come nell'assenzio e nella camomilla.

Il ricettacolo può essere munito di setole (come nel carciofo), pagliette (come nella camomilla romana) oppure nudo (come nella camomilla catricaria)

Ciascun capolino può contenere pochissimi fiori o centinaia di fiori a seconda delle specie) e può essere solitario o no.

I fiori non hanno calice verde: spesso il calice è assente, oppure è trasformato in un pappo di squame o di peli (come nel cardo) che permane attorno al seme e ne facilita la disseminazione. La corolla può essere tubulosa con 4 o 5 denti oppure ligulata con 3 o 5 denti.
Gli stami sono 4 o 5 con le antere riunite in un tubo percorso dallo stilo, qundo il polline esce dallle antere cade all'interno del tubo e poichè lo stilo è ancora breve, crescendo lo spinge fuori. L'ovario è infero con una sola loggia fertile ed un solo ovulo.

Il frutto è secco e indeiescente, un achenio spesso sormontato da pappo; il seme è privo di endosperma.

Le asteraceae si distinguono in:
- tubiflore se hanno tutti fiori tubulosi, oppure fiori tubulosi al centro (disco) e fiori ligulati disposti a raggera attorno ad essi (raggio) spesso di colore diverso, i fiori del raggio sono solitamente sterili o femminili, quelli del disco sono generalmente ermafroditi;
- liguliflore con tutti fiori ligulati con linguetta a 5 denti anzichè tre.
Le liguliflore si riconoscono anche perchè quando vengono incise o spezzate emettono abbondante lattice, che manca invece nelle tubiflore.

La maggior parte delle asteraceae viene usata nell'alimentazione (cardo, carciofo, cicoria, lattuga ecc.) oppure per estrazione di oli grassi (girasole), in fitoterapia sono usate: assenzio, camomilla romana, camomilla, arnica, achillea.

I componenti principali sono: Olio essenziale costituito da componenti alifatici ed aromatici ma, soprattutto, da terpeni e loro derivati, idrocarburi sesquiterpenici (azuleni), composti acetilenici, lattoni (nelle artemisie, achillea millefoglio ecc.).
Oltre all'olio essenziale si trovano:
- lattoni sesquiterpenici costituenti principi amari (cicoria, lattuga, cardo);
- esteri;
- piretrine (vermifughe ed insetticide come nel crisantemo);
- diterpeni; triterpeni;
- polifenolli, flavonoidi, acidi fenolici (caffeico) e suoi esteri (acido clorogenico e cinarine)
- cumarine (ombelliferone) nella centaurea e nell'Helicrysum,
- sostanze azotate (amidi non saturi ed alcaloidi);
- glucidi (inulina - costituente delle sostanze di riserva delle asteraceae alimentari come la scorzonera, il cardo ecc.)

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