03/06/11

CIPRESSO COMUNE

CUPRESSUS SEMPERVIRENS L.
Nome italiano: Cipresso italiano, cipresso comune
Nome inglese: Cypress
Nome tedesco: Zypresse
Nome francese: Cyprès
Familia Cupressaceae

Habitat
Europa mediterranea, in tutta Italia dalla regione montana alla submontana, coltivato in Europa ed in America Settentrionale nei parchi, ville e cimiteri.

Identificazione
Albero perenne, sempreverde, forma affusolata con rami generalmente eretti, molto fitti che danno il caratteristico aspetto di cono strettissimo (cipresso maschio, var. pyramidallis) o più raramente forma più ampia con rami quasi orizzontali cipresso femmina, var. horizontalis Mill). Rami terminali molto sottili. Alto da 25 a 45 m.

Fusto: corteccia bruno rossastra, sottile, leggermente rugosa.

Foglie: piccole, squamiformi, carnose, opposte a 2 a 2 sui rami giovani munite di una ghiandola resinifera sul dorso.

Fiori: pianta monoica, infiorescenze maschili in minuscoli amenti terminali di colore giallo, infiorescenze femminili grigio verdastri con riflessi rosa violacei, formati da una decina di squame, con numerosi ovuli.
Fiorisce a marzo.
Frutto: galbulo (coccola) marrone verdastro con sfumature rossastre, da 1,8 a 3 cm formato da 8-14 squame esagonali ottusamente aculeate. A maturazione, raggiunta dopo 2 anni si aprono e lasciano cadere semi con margine alato.

Odore caratteristico (tutta la pianta).
Storia e Miti
Il nome sembra derivare da "Kuprus" nome greco dell'isola di Cipro dove cresce in abbondanza, ma è  legato anche alla leggenda mitologica di Ciparisso, suicida tramutato in cipresso da Apollo.
Il suo legno veniva utilizzato nel Medioevo per fabbricare bauli dove venivano riposti gli abiti per la sua robustezza e per l'aroma della sua resina che teneva lontano le tarme.
Nella Grecia antica si faceva respirare i malati alle vie respiratorie l'aria dei boschi di cipresso. Ippocrate lo usava per curare le malattie dell'utero e del retto. Galeno usava i fiori femminili per curare la diarrea.
Parti usate
galbuli o coccole di cipresso non maturi. grossi 2 cm verdi-grigiastre, giovani rami, legno.

Raccolta e Conservazione
Rametti: in primavera (quando la linfa sale)
Galbuli o coccole: in gennaio-marzo quando sono ancora verdi e carnosi.
Legno: in qualsiasi stagione.
Resina: per incisione sul tronco o spontanea.

Costituenti
galbuli o coccole: resine, tannini catechici, olio essenziale (pinene, canfene, cimene - raggiunge la maturità in due anni), sostanze pectiche, bisflavonoidi,leucoantociani.
giovani rami: olio essenziale.

Proprietà
Galbuli o coccole non maturi: astringente intestinale, vasocostrittore, flebotonica, protettiva dei capillari, emostatico, antiemorroidario, stomachico, tonico della struttura vescicale     sudorifiche, diuretiche
Essenza: balsamica, espettorante

Indicazioni
Galbuli o coccole: Varici, emorroidi, metrorragie, flebiti, pesantezza delle gambe, disturbi della menopausa, incontinenza urinaria, enuresi notturna, antisettica.
Essenza dai giovani rami: tossi ostinate secca e convulsa, pertosse.

Modalità d'uso
Infuso e decotto di legno fresco di cipresso macinato
5 g in 100 ml di acqua. Bere una tazza 2-3 volte al dì come antinfiammatorio delle affezioni uterine e rettali, anche in maniluvi e pediluvi.
Infuso e decotto di ramoscelli di cipresso
5 g in 100 ml di acqua. Bere una tazza 2-3 volte al dì come antinfiammatorio nelle emorroidi, anche in semicupi.
Decotto di coni o coccole
5 g (3 o 4 coccole frantumate) in 100 ml di acqua. Bere 2-3 tazze al dì prima dei pasti;
Uso esterno (7-8 coccole) in impacchi, compresse o clisteri.

Resina
Uso esterno: applicazioni per favorire la maturazione di paterecci e come vulnerario su ferite a lenta cicatrizzazione.
Tintura Madre
Preparata con glabuli non maturi raccolti e macinati lasciati macerare per 3 settimane.
Bere 30-40 gocce 2-3 volte al dì in poca acqua prima dei pasti. 15-20 gocce nell'enuresi notturna dei bambini.
Proprietà
Fleotonico, antiedematoso, vasocostrittore, astringente, protettivo dei capillari, tonico della muscolatura vesciale.
Indicazioni
insufficienza circolatoria degli arti inferiori, edemi, varici, emorroidi, metrorragie della menopausa, tossi spasmodiche con dispnea.

Essenza
2-4 gocce pro-dose, 2-3 volte al dì.
Estratto molle, estratto fluido, estratto secco, sciroppi.

Legno:
inattaccabile dai tarli, viene usato nella fabbricazione di oggetti artistici.

Bibliografia
Brigo Bruno, Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratica clinica
Leclerc Henri, Lineamenti di fitoterapia
Lodi Giuseppe, Piante officinali italiane, Edagricole
Lonardini, Lazzarini, Elementi di Erboristeria, Guide pratiche Edagricole
Mearelli, guida all'impiego terapeutico delle Tianture madri, gemmoderivati e oligoelementi.
Messegue, il mio erbario, Mondadori
Palma Luigi, Fitoterapia essenziale, Palma Editore
Pedretti Marzio, Come curarsi con le erbe medicinali, De Vecchi Editore
Piante Medicinali, Green Garden
Phillips Roger, riconoscere li alberi, Istituto Geografico De Agostini
Rossi Massimo, Tinture Madri in fitoterapia, Studio Edizioni
Valnet Jean, Fitoterapia, cura delle malattie con le piante, Aldo Martello - Giunti

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